Il tempo è il petrolio del terzo millennio: tutto gira intorno ad esso e molte aziende stanno costruendo i loro profitti proprio grazie a soluzioni che lo riguardano.
Sommario
Tempo = profitto
Se stai coltivando un’idea di business, ti consiglio di riflettere se essa rientra in uno di questi casi: ottimizzare, ridurre, velocizzare, occupare o ingannare il tempo.
Sviluppare soluzioni per il “problema” tempo è al centro delle riunioni delle più grandi società al mondo, in quanto rappresenta una fonte di profitto senza eguali.
Vediamo nello specifico qualche esempio e il reale valore del fattore tempo nel business.
Occupare il tempo
I social network, un modo per occupare il tempo “libero” e svagarsi.
Tempo fa ci si vedeva al bar, in piazza o in un congresso per leggere il giornale, chiacchierare, incontrare persone o acquisire nuove informazioni.
Oggi tutto questo si fa semplicemente accedendo a Facebook, Twitter, LinkedIn e Instagram.
Ti ricordi la tua giornata lavorativa senza i social? Come occupavi quel tempo che oggi passi davanti a una delle piattaforme che ti ho elencato?Sicuramente facendo altro.
Queste vecchie attività sociali le abbiamo sostituite con lo sfogliare, aggiornare, commentare e interagire con i post sui social network, garantendo così incassi pubblicitari da capogiro alle società titolari delle piattaforme.
La prima in assoluto tra queste è sicuramente Facebook, un’azienda in cui la metrica che conta di più ( OMTM ) è sicuramente il tempo medio giornaliero speso dagli utenti all’interno della sua piattaforma, perché più questo valore sale, più gli utenti visualizzeranno pubblicità e più Facebook incassa denaro.
Non solo i social network sfruttano l’occupazione del tempo per generare profitto, ma anche molti videogiochi sul nostro smartphone.
Prodotti dedicati a ingannare i minuti a disposizione tra un’attività e l’altra, con l’unico fine di monetizzare il più possibile tramite le nostre interazioni: visualizzazione di messaggi pubblicitari, acquisti in-app, upgrade, etc.
Addirittura anche il mercato dei libri ha compreso che è arrivato il momento di sfruttare le nuove tecnologie per avvicinare nuovi clienti (i pigri come me).
Per questo oggi si parla tanto di e-book, podcast e audiolibri (che in verità esistevano già ai tempi delle cassette a nastro).
Perché si è passati dalla carta agli ebook per finire agli audiolibri?
Oltre che per il risparmio nei costi di produzione, anche per i seguenti motivi:
- minor tempo di produzione e distribuzione;
- più tempo che il lettore può dedicare alla lettura nell’arco della giornata (Smartphone, Tablet e Kindle);
- maggior numero di libri a disposizione del lettore in qualsiasi momento e situazione.
Come vedi, audiolibri, e-book, social network, videogiochi, etc. sono tutte soluzioni che hanno sfruttato a loro favore il problema degli utenti di occupare il tempo libero, di superare la momentanea noia, di tenersi occupati.
I prodotti e i servizi che rientrano in questa categoria, inoltre, godono di un’alta fidelizzazione e retention da parte degli utenti.
Ottimizzare il tempo
App e siti internet di ogni genere devono la loro crescita alla capacità di ottimizzare il nostro tempo!
Perché vado su Youtube o Giallozafferano per visualizzare una video ricetta, invece di leggerla su un libro di cucina o su un blog?
Semplicemente perché il vedere come si fa una cosa mi fa risparmiare il tempo che impiegherei a leggere e comprendere.
Le varie applicazioni per la lista della spesa, l’archiviazione delle foto o delle carte fedeltà, per gestire i conti correnti, per viaggiare senza dover chiedere informazioni ai passanti, per l’archiviazione in cloud dei nostri documenti, fino ad arrivare ai servizi di pubblica utilità e amministrazione, non sono altro che prodotti che ottimizzano il nostro tempo e per cui siamo disposti (non sempre a dire il vero) ad elargire somme di denaro per il loro utilizzo.
Qualsiasi cosa ottimizzi il nostro tempo è una comodità e noi esseri umani del terzo millennio siamo i re delle comodità!
Velocizzare il tempo
Come i computer sono nati per velocizzare i tempi di elaborazione dei dati, i telefoni cellulari e internet mirano a ridurre quello delle comunicazioni.
Questo ha permesso alla nostra civiltà di evolversi negli ultimi 50 anni a una velocità incredibile.
Mai come oggi l’uomo sta progredendo così in fretta: basti pensare all’invenzione dei telefoni cellulari, diventata “obsoleta” solo dopo 25 anni – 1983 primo telefono cellulare sul mercato, 2008 inizia l’era degli smartphone – a differenza della lampadina a incandescenza utilizzata per 100 anni prima di essere stata sostituita (1910 – 2010) dalla tecnologia a led.
Tra le aziende leader del fattore velocità, sicuramente Google e Amazon sono quelle che riescono a trarne profitto meglio degli altri.
Più veloce per molti di noi si traduce in risparmio e risparmiare si traduce in fedeltà.
Quindi rendere la fruizione dei propri prodotti e servizi sempre più veloce, per Google e Amazon, si traduce in maggiore fedeltà dei clienti e quindi maggiori incassi!
Bing è come Google? Assolutamente no per diversi motivi, uno su tutti, Google è più veloce ad offrire la migliore soluzione alle nostre ricerche!
Un qualunque e-commerce è come Amazon? Neanche per sogno, nessuno riesce a consegnare un ordine in meno di 2 ore.
Sempre rimanendo nell’ambito del “velocizzare i tempi” e allontanandoci per un attimo dal mondo delle aziende digitali, anche altre società hanno compreso che il tempo è una caratteristica a cui l’essere umano non riesce a resistere.
Le nuove forme di pagamento, per il business tradizionale (offline), sono nate come soluzioni per ridurre i tempi negli scambi, come ad esempio le carte di credito contact-less, l’Apple Pay o il bonifico veloce con l’accredito quasi istantaneo sul conto del beneficiario.
Più veloce si traduce in più quantità e maggiore fedeltà!
La mia esperienza personale con il tempo
Come consulente strategico per le startup ho il piacere di seguire diverse aziende nate dal nulla e diventate leader di settore in poco tempo, proprio sfruttando quest’ultimo come vantaggio competitivo!
Una tra queste (www.messa-a-disposizione.it) deve il suo successo al fatto che è riuscita a trasformare in digitale un’attività burocratica tradizionale, che veniva svolta tramite posta raccomandata, usando il sistema di posta elettronica certificata.
Questa funzione permette agli utenti di risparmiare tantissimo tempo per l’invio delle candidature nelle scuole per un posto da supplente, aumenta in maniera consistente il numero degli istituti a cui ci si può candidare e, quindi, la possibilità di essere contattati. Tre ottime caratteristiche per cui i potenziali clienti sono ben disposti a pagare il servizio offerto.
Non occorre andare alla ricerca della nuova missione su Marte per poter creare una start-up di successo, basta avere una soluzione valida che risolve un problema reale a un pubblico abbastanza vasto e disposto a pagare per averla.
Se poi questo problema, e la sua soluzione, hanno a che fare con il tempo, allora le possibilità di successo e di crescita sono molto alte.
Se ti interessa approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere anche questo mio articolo: https://mirkomaiorano.it/abbandonare-le-proprie-comfort-zone-per-creare-opportunita/
© Mirko Maiorano