L’idea che una scorciatoia possa offrire un percorso rapido ed efficace per raggiungere la vetta dei propri obiettivi può essere allettante per chiunque operi in un ecosistema startup o in modo più ampio tecnologico. Ma come ben sappiamo, nel mondo degli affari non esistono vere scorciatoie. Infatti, come sostiene Seth Godin “if the shortcuts worked as promised, they wouldn’t be shortcuts, would they? They’d be the standard.“
Questo non vuol dire che non dobbiamo cercare metodi più efficienti o innovativi per raggiungere i nostri obiettivi. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli che il successo autentico e duraturo non arriva facilmente, ma è il risultato di un duro lavoro, di una determinazione incessante e di un’applicazione scrupolosa dei principi di buona gestione.
Le scorciatoie implicano un tentativo di eludere questo duro lavoro, la sperimentazione e, spesso, il fallimento. Si potrebbe dire che le scorciatoie promettono un modo per evitare i rischi. Ma è proprio il rischio, l’incertezza e il potenziale fallimento che danno sostanza all’innovazione. Le startup più di successo non si sono affermate perché hanno trovato la scorciatoia, ma perché hanno avuto il coraggio di intraprendere il percorso più lungo e tortuoso.
Consideriamo il growth hacking, ormai semplicemente Growth. Questa disciplina è radicata nell’esperimento, nell’adattamento e nel miglioramento costante. Può sembrare una scorciatoia, dato che promette una crescita rapida, ma non lo è. Il growth richiede un lavoro costante, test A/B, sperimentazione di nuove strategie e adattamento alle mutevoli circostanze del mercato. Non esiste un percorso prestabilito.
È interessante notare che molte delle tecniche di growth, oggi best-practice o addirittura degli standard, sono nate da esperimenti coraggiosi e innovativi che inizialmente sembravano strane o rischiose. Il successo di tali tecniche non è derivato da una scorciatoia, ma dalla capacità di sperimentare, imparare dagli errori e perseverare.
Il nostro obiettivo di innovatori non dovrebbe essere trovare la prossima scorciatoia, ma costruire la prossima innovazione dirompente. Questo richiede tempo, sforzo e dedizione. Richiede la capacità di pensare fuori dagli schemi e la volontà di perseguire idee audaci, anche quando la strada sembra difficile.
Un’altra ‘scorciatoia’ molto pericolosa che ho visto applicare in ambito startup è quella di formare un team frettolosamente, spinti dal desiderio di raggiungere gli obiettivi il più velocemente possibile, senza averne una consapevolezza adeguata.
È fondamentale ricordare, invece, che oltre l’idea l’altro elemento cruciale per il successo di una startup è il team. Le scorciatoie spesso ignorano l’importanza di avere un team solido, ma la verità è che un’idea, per quanto brillante possa essere, senza un team competente e dedicato per implementarla rimane solo un’idea.
Da questo nasce il principio che il vero valore di una startup risiede nel suo team. Un team ben assortito, con un mix di competenze, talenti e abilità complementari, è il motore che permette a un’idea di prendere vita e di prosperare. È il team che naviga attraverso le sfide, adatta l’idea alle mutevoli condizioni del mercato e persevere fino a quando l’obiettivo non è stato raggiunto.
Quando valuto i miei investimenti nelle startup l’idea è sicuramente quella che mi triggera – cito il mio socio Raffaele Colace – ma è i team che mi convince! Sia perché è più facile cambiare/migliorare un’idea di business che la mentalità e l’approccio di una persona, figuriamoci di un team intero; ma anche perché nei periodi duri – chi fa startup per davvero sa cosa voglio dire – serve carattere, serve creatività, serve pazienza, serve tenacia, servono caratteristiche che risiedono solo ed esclusivamente in una squadra.
Oltre al formare un team di supereroi, un’altra delle sfide più importanti che un team di startup deve affrontare è il timing. La velocità di esecuzione e il timing del go-to-market sono critici. Sbagliare il momento di ingresso può essere letale per una startup. Essere troppo lenti nell’esecuzione può essere anche peggio. Quindi, mentre stiamo cercando di fare le cose nel modo giusto, dobbiamo anche fare attenzione a fare le cose nel momento giusto.
In conclusione, la strada verso il successo di una startup non è una corsa, ma una maratona. Non esistono scorciatoie. È un viaggio che richiede pazienza, resilienza, una squadra di talento e la giusta tempistica. Ma con la giusta mentalità, un team solido e la giusta velocità di esecuzione, si possono superare le sfide, realizzare le idee, offrire un valore oggettivo e misurabile agli utenti e raggiungere gli obiettivi di business.
Buona crescita e a presto,
Mirko